Venezia: mercato di Rialto

Situato nei pressi dell’omonimo ponte di Rialto, la zona più antica della città, fin dal lontano 1057 era frequentato da commercianti di ogni genere e provenienza che – oltre a vendere frutta, verdura e pesce – offrivano merci esotiche come spezie e tessuti pregiati.
Venezia - Mercato di Rialto

A Rialto, si trova non soltanto il mercato più famoso di Venezia, ma anche uno dei più antichi d'Italia, famoso soprattutto per la vendita del pesce. Proprio qui, nel cuore di Venezia, all'ombra dell'imponente Ponte di Rialto, ebbe origine la città galleggiante.

Rialto è un luogo vivace, pieno di vita, suoni, colori e odori del suo mercato. Seppur luogo nevralgico per il turismo, perché da qui si va per San Marco, è anche uno dei luoghi nel cuore dei Veneziani. In effetti, qui, all'ombra del ponte, delle logge e delle bancarelle di Rialto, vi è la Venezia del mercato e dello shopping della merce di qualità, dei negozi, ma anche quella del ritrovo, degli aperitivi, e del buon cibo. Insomma, non si può evitare di considerarlo un punto di partenza per esplorare la città.

"Rialto" deriva dal latino, "Rivus praeltus", divenuto con il tempo "rivus altus". Significa letteralmente "riva alta", oppure "canale molto profondo". Tanto che già nel XII secolo fu costruito su pali di legno dall'ingegnere e architetto Nicolò Barattiero e venne chiamato "Ponte della Moneta" dato che nella zona sorgeva l'antica Zecca di Venezia (secondo alcuni era chiamato anche "Quartarolo", per via del quarto di moneta che si spendeva per attraversarlo).

Fu proprio la crescente importanza del Mercato di Rialto a fare in modo che un semplice ponte di legno non fosse più sufficiente, giungendo a realizzare una struttura di legno che riusciva ad aprirsi per consentire il passaggio delle imbarcazioni più grandi: fu a quel punto che venne chiamato "Ponte di Rialto". Dopo il crollo dovuto al bagno di folla che i Veneziani tributarono al matrimonio del Marchese di Ferrara nel 1444, si decise quindi di costruire un ponte in pietra.
Saranno Jacopo Sansovino e Andrea Palladio, nel 1588, a presentare il progetto in pietra ad una sola arcata, divenuto uno dei simboli più iconici di Venezia.

Dall'810, quando si trasferì a Rialto la sede governativa della città, il mercato è diventato sempre più importante, vedendo concentrarsi non soltanto le vicende politiche, sociali e amministrative, ma anche commerciali. Iniziò così ad arrivare qualsiasi tipo di merce. Per questo motivo, anche il mercato iniziò ad organizzarsi per settori.

Erbaria: dove si concentravano i banchi di ortaggi, frutta e verdura, ma anche erbe aromatiche.
Naranseria: poco più a nord, dove si vendevano gli agrumi.
Beccaria: dove si macellava e vendevano le carni.
Pescaria: dedicata al pesce e spostata in una zona più a nord per l'odore. Questo era anche il posto in cui si vendevano uccelli.
Casaria: dove si trovavano i banchi dedicati ai formaggi, ma anche alla "grassina", ovvero il grasso di maiale.
Ruga dei Oresi: dedicata agli orefici.
Ruga dei Spezieri: per i banchi di spezie e tessuti esotici.
Tutto attorno c'erano anche le vie dei calzolai, dei falegnami, dei cappellai e di ogni genere di artigianato.

Dal 1514, a causa di un violento incendio, la zona è stata ricostruita nella conformazione attuale, con l'Erbaria, la Pescaria e Campo San Giacometo.

  • Erbaria: strano a dirsi, è situata in Campo de la Pescaria. Un tempo qui le strutture erano mobili e coperte da tendoni, mentre dal Novecento sono diventate stabili e hanno perso un po' del loro antico fascino. Però oggi vi si trovano - oltre ai banchi di frutta e verdura - numerosi bacari dove gustare aperitivi accompagnati dagli immancabili cicheti veneziani.
  • Loggia della Pescaria: sembra un posto antico che affaccia sul Canal Grande, eppure questo edificio - sotto la cui ombra si affollano venditori, turisti, uomini e donne affaccendati nella spesa - è molto recente. Si tratta infatti di un edificio novecentesco, costruito dall'architetto Domenico Ruspolo in stile neogotico. L'edificio si armonizza totalmente con i palazzi circostanti, e i suoi capitelli ricordano ciascuno un diverso elemento della laguna e dei pesci, come barche e cavallucci marini.
  • Campo de l'Erbaria e Chiesa di San Giacometo: un tempo era questa la parte del mercato destinata alla vendita di frutta, verdura e piante aromatiche. Oggi è invece amatissima da cittadini e turisti per i locali da aperitivo.

E' possibile vagare per i luoghi del mercato a qualsiasi ora del giorno e della notte (anche se per fare la spesa ci sono orari specifici).

Venezia: mercato di Rialto

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