Visioni d’impresa che fanno bene ai territori e alle comunità locali
Imprese e progetti che realizzano scenari di prosperità entro i limiti del Pianeta
Come SIMTUR riconosce le buone pratiche
Nei diversi territori d’Italia, gli associati SIMTUR affrontano quotidianamente e concretamente la sfida della transizione, promuovendo un approccio che – non certamente prescindendo dagli elementi di crescita economica e reddituale – conduce verso un sistema agroalimentare in grado di includere molteplici dimensioni del progresso, come l’aspirazione a realizzare comunità pacifiche e inclusive riducendo la povertà e le disuguaglianze, con obiettivi più ambiziosi in termini di salute, istruzione e uguaglianza di genere.
Le buone pratiche rurability si basano su tre principi:
- universalità: l’universalità implica che i progetti e le azioni devono essere rilevanti per la comunità e per ogni singolo individuo: ciò non significa uniformità ma differenziazione, applicando il principio delle responsabilità comuni, benché diversificate;
- integrazione: l’integrazione delle politiche pubbliche è necessaria per garantire sempre l’equilibrio tra le 3 dimensioni dello sviluppo: crescita economica, innovazione sociale e protezione dell’ambiente. Adottare un approccio integrato implica saper gestire le interazioni e le possibili sinergie tra questi obiettivi, perseguendo sempre armoniosi equilibri di mercato senza andare oltre i limiti del Pianeta;
- non lasciare nessuno indietro: per generare un futuro diverso, più equo e sostenibile, le buone pratiche devono andare a vantaggio di tutti. Una sfida che richiede coerenza, coraggio e perseveranza, ma anche indicatori di impatto diversi dal PIL e fondati sul BES (Benessere Economico Sociale).
Progetti esemplari
SIMTUR camp
formazione | divulgazione | rete | azione
rurability organizza seminari residenziali grazie all’esperienza dei SIMTUR Camp, con modelli e proposte di sviluppo rurale sostenibile per territori, imprese, destinazioni, comunità e cittadini.