Italian smart eco-social villages
Piccole Patrie: dalle esperienze di comunità, la mappa delle meraviglie e degli itinerari che ridisegnano le geografie turistichedel Bel Paese
Adriano Olivetti è il grande imprenditore che nel secondo dopoguerra ha immaginato la fabbrica non solo per dispensare profitti ma anche cultura e servizi, come cuore della comunità che realizza un’autentica e concreta condivisione. Attorno a questo concetto si annodano le «piccole patrie»: una rete di molecole territoriali ricche di identità che convergono gradualmente in forme innovative di organizzazione dell’accoglienza e dell’ospitalità italiana.
Un programma nazionale ideato da SIMTURper mappare l’immenso patrimonio culturale diffuso,generando strumenti di rete per far incontrare chi cerca e chi offre vere esperienze di comunità negli ampi e plurali territori del Bel Paese.
Accanto alla piattaforma rurability, il programma si arricchisce di contenuti, di valori e di straordinarie leve di valorizzazione dell’entroterra, della ruralità e dell’enogastronomia tipica.
Noi, piccole patrie
#piccolepatrie
#piccolepatrie
L’attributo che individua una località o un territorio come «piccola patria» è la peculiare fisionomia culturale, ovvero il sentirsi comunità: un sentimento divenuto forte in risposta alle dinamiche perverse della globalizzazione, che potrebbe anche diventareuno degli anticorpi contro i virus e le pandemie.Una comunità coesa, che impara a nutrirsidel genius loci, è anche una comunità generosa, accessibile e ospitale.