L’alimentazione sostenibile nell’Agenda 2030
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Il ruolo del cibo nell’Agenda 2030
L’Agenda 2030 è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità. Sottoscritta il 25 settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite, e approvata dall’Assemblea Generale dell’ONU, l’Agenda è costituita da 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (visita la pagina ufficiale Sustainable Development Goals – SDGs) inquadrati all’interno di un programma d’azione più vasto costituito da 169 target o traguardi ad essi associati, da raggiungere entro il 2030.
Il programma certo non risolve tutti i problemi del Pianeta, ma conferma il ruolo dell’agricoltura e del cibo come elementi fondamentali da cui partire per realizzare un futuro diverso e dare a tutti la possibilità di vivere in un mondo più equo e più sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico.
Tra i 17 obiettivi dell’Agenda 2030, almeno 5 sono connessi al tema dell’alimentazione sostenibile:
- SDG 2: sconfiggere la fame,
- SDG 3: assicurare la salute,
- SDG 12: garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo,
- SDG 14: conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani
- SDG 15: proteggere il ripristino e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre.
Come si evince, la sostenibilità alimentare è strettamente connessa a temi come biodiversità, sicurezza alimentare, inclusione, agricoltura biologica e sostenibile.
Alimentazione sostenibile è sinonimo di un modello agroalimentare accessibile e perfettamente integrato con le dinamiche ambientali e sociali, con l’obiettivo di raggiungere il corretto fabbisogno nutrizionale della popolazione con il minore impatto ambientale possibile.
Per costruire un sistema alimentare sostenibile, tre sono i principi cardine sui quali lavorare:
- consumo alimentare responsabile
- riduzione degli sprechi alimentari
- sicurezza alimentare
In questo contesto, il settore agricolo gioca un ruolo strategico nell’Agenda 2030 dell’ONU, con la possibilità di offrire una scelta di prodotti più sostenibili come i prodotti biologici, assicurare sistemi di produzione alimentare a basso impatto e salvaguardare la biodiversità vegetale e animale.
Sostenibilità alimentare significa perciò un sistema di produzione e consumo ecocompatibile e socialmente responsabile., per sostenere il quale l’Unione Europea ha attivato diverse misure: la Politica Agricola Comune (PAC), la strategia “Farm 2 fork” e il piano “Fit for 55“.
I consumatori finali cosa possono fare?
Secondo i dati UE ancora oggi il 20% dei prodotti alimentari viene sprecato nell’Unione Europea.
Ma ciascuno di noi può essere parte del cambiamento, partendo da piccoli gesti quotidiani, abbracciando stili di vita e di consumo più consapevoli, critici e sostenibili, ovvero limitando il ricorso a cibi provenienti da allevamenti intensivi a favore del cibo locale, preferendo frutta e verdura di prossimità e di stagione, ma – soprattutto – riducendo gli sprechi.
Se da un lato sono i governi e le entità sovranazionali a dover guidare il cambiamento nel campo della sostenibilità alimentare, tutti noi possiamo compiere scelte responsabili a livello sociale e ambientale ogni giorno: le Nazioni Unite accompagnano questo cambiamento delle vite quotidiane con la campagna Act Now!
Puoi anche misurare il tuo impatto personale sulla capacità di carico del Pianeta, attraverso il misuratore di impronta ecologica della campagna internazionale Earth Overshoot Day.
Per diventare subito protagonista, puoi anche scegliere di sottoscrivere la petizione internazionale Diet Change not Climate Change…