Carta europea del turismo sostenibile
Nata dai lavori del Summit della Terra di Rio (1992), un potente strumento di partenariato tra gestori delle aree protette e operatori turistici
La Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS) è uno strumento di gestione con un sistema volontario di certificazione che le aree protette possono intraprendere al fine di definire e mettere in atto un concreto piano di gestione per il turismo sostenibile.
La Carta è rilasciata da Europarc Federation (l’organizzazione che coordina 400 aree protette di 40 paesi europei) alle aree protette che hanno presentato un programma di azioni legate ai princìpi dell’ecoturismo e della sostenibilità ambientale, da realizzare nei successivi 5 anni.
Essenziale per la CETS è il Forum partecipativo con il territorio, della durata di 5 anni, rivolto ai soggetti pubblici e privati dell’area del Parco, una vera e propria Fabbrica delle idee, che dovrà operare secondo i 5 Princìpi della Carta:
- Dare priorità alla protezione
Una priorità fondamentale per lo sviluppo del turismo sostenibile deve essere quella di proteggere il patrimonio naturale e culturale dell’area e migliorare la consapevolezza, la conoscenza e l’amore nei suoi confronti. - Contribuire allo sviluppo sostenibile
Il Turismo deve seguire i principi dello sviluppo sostenibile, cioè affrontare tutti gli aspetti del suo impatto ambientale, sociale ed economico nel breve e lungo periodo. - Coinvolgere tutti i soggetti interessati
Tutti coloro i quali sono coinvolti dal turismo sostenibile nell’area devono essere messi in grado di partecipare alle decisioni sullo sviluppo e gestione delle attività turistiche, e il lavoro in partenariato deve essere incoraggiato. - Pianificare efficacemente il turismo sostenibile
Lo sviluppo e la gestione del turismo sostenibile devono essere guidati da un piano di gestione adeguato fondato su obiettivi e azioni concordati e condivisi . - Perseguire il miglioramento continuo
La gestione del turismo deve essere tale da puntare a un continuo miglioramento nella sostenibilità degli impatti ambientali, alla soddisfazione dei visitatori, a buoni risultati economici, a incrementare la qualità della vita locale. E si deve inoltre realizzare una regolare attività di monitoraggio e di comunicazione dei progressi e risultati raggiunti.
Il Piano delle Azioni elaborato da ogni Area Protetta nella Parte 1 della CETS deve essere ispirato ai seguenti 10 temi chiave:
- Proteggere i paesaggi di pregio, l’agrobiodiversità e il patrimonio culturale
- Sostenere la conservazione attraverso il turismo
- Ridurre le emissioni di anidride carbonica, l’inquinamento e lo spreco di risorse
- Garantire, a tutti i visitatori, l’accessibilità sicura, servizi di qualità ed esperienze peculiari dell’area protetta.
- Comunicare l’area ai visitatori in modo efficace
- Garantire la coesione sociale
- Migliorare il benessere della comunità locale
- Fornire formazione e rafforzare le competenze (capacity building)
- Monitoraggio delle prestazioni e degli impatti del turismo
- Comunicare le azioni e Impegnarsi nella Carta
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Servizi di accompagnamento e assistenza tecnica
In virtù dell’esperienza maturata dagli associati SIMTUR a livello territoriale, di Regioni, Ministeri e Commissione Europea, è maturata un’azione di assistenza tecnica che accompagna le aree protette in tutto il percorso di ottenimento della CETS, attraverso 6 fasi:
- Fase 0: avvio del progetto;
- fase 1: attivazione del processo partecipativo, cabina di regia e formazione del personale;
- fase 2: avvio dei processi partecipativi, con attivazione e animazione del Forum;
- fase 3: redazione del Rapporto Diagnostico;
- fase 4: definizione della strategia e implementazione del piano quinquennale delle azioni;
- fase 5: rapporti con Europac Federation, modulistica e presentazione della candidatura.