Ruralità: terzo pilastro del turismo italiano

Accanto al segmento balneare ed all’offerta di borghi e città d’arte

Filiera corta dell'accoglienza

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Il manifesto del turismo rurale

  1. Attraverso la visita e la conoscenza delle produzioni agricole e artigianali, dei prodotti e dei produttori locali, si scopre l’Italia più autentica ed emozionante.
  2. Attraverso cibi sani e di qualità, locale e bio, dalla terra alla tavola con passione e maestria – seguendo la dieta mediterranea – il viaggio in Italia diventa unico e sublime
  3. Attraverso la rete umile delle strade bianche e poderali, dagli argini fluviali alle terre alte, la mobilità dolce consente di fruire di itinerari e percorsi a piedi, in bicicletta, a cavallo, a vela, in canoa, con gli sci, le ciaspole e altri mezzi a basso impatto ambientale (compresa la mobilità elettrica), esplorando lentamente luoghi e paesaggi per scoprirne l’intimità e l’essenza
  4. Attraverso attività outdoor, all’aria aperta, così come con l’attività fisica e sportiva non agonistica, viaggiatori ed escursionisti possono ambire ad elevati standard di benessere e di salute
  5. Attraverso il patrimonio immateriale (musica, letteratura, arti e artefatti, riti, ricette, tradizioni, processioni e feste popolari), custodito con cura all’ombra dei campanili, l’Italia trasmette la migliore immagine di sé nel mondo
  6. Attraverso le destinazioni rurali, nell’Italia ostinatamente considerata “minore”, si genera un forte contributo alla diminuzione della pressione antropica dei flussi turistici nelle località afflitte da overtourism, offrendo anche nuove motivazioni di viaggio
  7. Attraverso politiche di destinazione mirate a integrare l’offerta territoriale, si creano “filiere corte dell’accoglienza” con servizi ad elevato valore aggiunto che diversificano il reddito agricolo e gratificano l’esperienza dei visitatori
  8. Attraverso gli stili di vita di provincia e i ritmi del tessuto rurale, sono possibili innovative forme di cittadinanza con modelli di produzione, trasporto, consumo e distribuzione più giuste e sostenibili
  9. Attraverso la tutela e la valorizzazione dei paesaggi e degli ecosistemi rurali, come all’interno di Parchi e aree protette, si tutela la biodiversità e si contrastano i cambiamenti climatici
  10. L’entroterra con i suoi piccoli paesi e borghi è il tessuto ideale per rigenerare esperienze di comunità che restituiscano senso di appartenenza e di prospettiva, contribuendo allo sviluppo locale e alla competitività dell’offerta turistica nazionale.

«Questo è l’aspetto rasserenante della natura: la sua immensa bellezza è lì per tutti. Nessuno può pensare di portarsi a casa un’alba o un tramonto»

Tiziano Terzani

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