Vigneti terrazzati della Val di Cembra

L'area dei vigneti della Val di Cembra, da secoli legata all'opera di rimodellamento dei versanti da parte dell'uomo, con terrazzamenti a vigneto, produce vini DOC profumati come Müller Thurgau, Schiava, Nosiola, Pinot nero e Chardonnay

L’area dei vigneti della Val di Cembra si estende per 1289 ettari nei comuni di Lavis, Cembra, Lisignago, Giovo e Trento.

La significatività risiede nella presenza di un paesaggio fortemente caratterizzato dalla coltura della vite, retaggio della civiltà retica, che da secoli è legata all’opera di rimodellamento dei versanti da parte dell’uomo. I terrazzamenti a vigneto, per lo più girapoggio sostenuti da muri a secco, sono la caratteristica paesaggistica più significativa della valle.

La vite viene coltivata principalmente secondo il tradizionale sistema “a pergola trentina“, che consiste nell’innalzare il tronco sino all’altezza di 1,3-1,5 m e successivamente orientare i capi a frutto in maniera obliqua rispetto al piano e trasversale alla direzione del filare. Si forma in questo modo un sistema di tetti leggermente spioventi verso monte e concatenati tra loro.

La viticoltura della valle origina oggi profumatissimi vini tra i quali spiccano per le loro caratteristiche il Müller Thurgau, la Schiava, il Nosiola, il Pinot nero e lo Chardonnay, che danno origine a vini di qualità riconosciuti dal marchio DOC.

Il paesaggio della viticoltura storica della Val di Cembra si mantiene integro e parte del merito della conservazione del paesaggio è dovuto al fatto che si producono vini di elevata qualità, con un mercato non solo locale. Inoltre l’elevata pendenza non permette una diffusa meccanizzazione delle operazioni colturali.
La minaccia principale per i vigneti della Val di Cembra è data dalla possibilità che le ricorrenti crisi economiche della viticoltura possano portare ad accentuare la produzione del porfido dalle vicine cave.

Vigneti terrazzati della Val di Cembra

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