Vigneti di Fonzaso

Un paesaggio agrario rinomato già nel periodo medievale, con una produzione vitivinicola importante, che conserva una serie di vitigni autoctoni come Bianchetta gentile, Cirnesera, Grassella, Rossarda, Pavana, Grinta e Clinton

L’area dei vigneti ricade nei comuni di Fonzaso e di Arsiè, e si estende per 539 ettari.

La significatività dell’area è dovuta alla persistenza della viticoltura storica, spesso basata su vitigni tradizionali. La presenza di una produzione vitivinicola importante e un rinomato paesaggio agrario già nel periodo medievale erano legati anche al fatto che Fonzaso rappresentava il crocevia di un importante commercio di legname.

Oltre all’opera di sistemazione delle pendici, è da segnalare anche la conservazione di una serie di vitigni autoctoni di particolare interesse, come Bianchetta gentile, Cirnesera, Grassella, Rossarda, Pavana, Grinta e Clinton.

Altro elemento di caratterizzazione è l’ampia e varia tecnica d’impianto: si trovano infatti impianti a palo secco, a sostegno vivo con una specifica terminologia dialettale che li identifica (gli altaii), ma anche le pergole e il sistema “col galdon

. L’integrità del paesaggio storico si è ridotta a partire dal dopoguerra, a causa dell’abbandono di queste aree, anche in seguito alla presenza della fillossera e di altre patologie che hanno in parte  suggerito l’abbandono delle pendici.
La vulnerabilità dell’area è dovuta al perdurare dell’abbandono delle coltivazioni, fenomeno che non si è esaurito negli ultimi anni, ma che continua a persistere. L’abbandono ha sistematicamente fatto avanzare il bosco. Interessi commerciali poi stanno spingendo verso l’impianto di vitigni “universali” (Merlot, Cabernet, Prosecco) che necessitano di altri impianti rispetto ai rustici autoctoni.

Vigneti di Fonzaso

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