Alpeggi della Raschera

Un'area di convergenza di sistemi plurimi di transumanza, con una elevata persistenza di una flora molto ricca, legata a processi di biodiversificazione indotti dalle pratiche pastorali

L’area compresa tra Marguareis, Mongioie e Mondolè è uno dei più vasti complessi pascolivi della provincia di Cuneo. Gli alpeggi di interesse storico cui si fa qui riferimento, sono quelli estesi per 878 ettari nei territori comunali di Frabosa Soprana, Frabosa Sottana e Magliano Alpi.

La significatività delle aree considerate risiede nella complessità storica dei processi di attivazione delle risorse foraggere in un’area di convergenza di sistemi plurimi di transumanza. Si tratta di aree con una elevata persistenza di una flora molto ricca, legata a processi di biodiversificazione indotti dalle pratiche pastorali.

L’integrità di questi pascoli è stata, in passato, limitata dalla costruzione delle piste da sci della Val Casotto (Frabosa e Garessio), da attività di cava (ora dismesse), da lavori di captazione di risorgive per la costruzione di acquedotti. Il paesaggio degli alpeggi della Raschera si mantiene oggi sostanzialmente integro. Il merito è da ricercarsi nella continuata attività di allevamento e di pascolo all’aperto, anche se sicuramente con carichi di bestiame molto ridotti rispetto al passato.

Qui è prodotto il formaggio Raschera d’alpeggio DOP con metodi del tutti artigianali e manuali da secoli a partire dall’allevamento fino alla caseificazione e stagionatura che avviene ancora nelle “selle” che sono cantine naturali ricoperte da strati di terra su cui addirittura cresce l’erba per il pascolo (prodotto esclusivamente da 5 produttori artigianali ubicati nel comune di Frabosa Soprana, diverso dal Raschera DOP di pianura).

Il Comune di Frabosa Soprana è una nota località turistica sia estiva che invernale ed è dotata di impianti sciistici e si estende su diverse altitudini dai 1000 fino ai 1700 metri slm.

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Oggi l’allevamento predominante è bovino, con esemplari di razza piemontese, ma sono presenti anche popolazioni autoctone ovine di razza frabosana e brigasca, e anche caprini. Sotto l’aspetto della vulnerabilità si ribadisce che l’ecologia di questi alpeggi storici è legata alla continuità di uso, fondamentale per perennizzare i paesaggi pastorali e le loro risorse.

Alpeggi della Raschera

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