Foresta di Ampezzo e vallata del Lumiei

I boschi della Carnia erano noti fino dall'epoca romana per la qualità del legname di conifera, già allora oggetto di commercio. La zona passò sotto il dominio veneziano nel 1420, fornendo legname per la città e le navi

L’area comprende circa 2114 ettari della foresta di Ampezzo, nei comuni di Ampezzo e Forni di Sotto.

La significatività dell’area è legata alla persistenza storica della foresta e alla qualità del paesaggio di questa porzione delle Alpi Carniche, che assieme al bosco vede la presenza di pascoli e fitte distese di mughi nelle zone più elevate.

I boschi della Carnia erano noti fino dall’epoca romana per la qualità del legname di conifera, già allora oggetto di commercio. La zona passò sotto il dominio veneziano nel 1420. Nel 1581 il Consiglio dei Dieci vincolò per l’uso esclusivo dell’Arsenale e altri usi pubblici alcuni boschi della foresta, assieme ad altri boschi della Carnia. Si trattò di un vincolo che Venezia aveva già applicato a molti boschi del Veneto e dell’Istria, con lo scopo di salvaguardare la continuità dell’approvvigionamento del legname sia per la marina, sia per lo sviluppo della città.

L’integrità del paesaggio è ancora sostanzialmente assicurata, vista anche la compresenza a diverse fasce altimetriche di spazi coltivati, prato-pascolo (prâtpassòn), bosco (bosc) e pascolo in quota (mòntmàlga/olbe) che ancora lo caratterizzano. Nonostante le difficoltà del settore, e l’investimento nella costruzione di diverse piste forestali che hanno intaccato in parte l’integrità paesaggistica, l’ottima qualità del legname prodotto ha consentito nel tempo di perpetuare il taglio e la commercializzazione di questa materia prima.
Per quanto riguarda la vulnerabilità, la crisi dei comparti boschivo e zootecnico, e il declino della popolazione costituiscono gli elementi di maggior incidenza per la conservazione dei caratteri paesaggistici.

Foresta di Ampezzo e vallata del Lumiei

Condividi con amici e follower...

SEMPRE INFORMATA/O!

Per rimanere aggiornata/o sulle novità di SIMTUR (eventi, progetti, attività, notizie dai territori), non dimenticare di seguire la pagina Facebook.
Il bottone "Mi piace" è importante ma non più sufficiente: è necessario cliccare sui 3 puntini e spuntare la voce "Segui".

Segui SIMTUR su Facebook

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER!

E' sufficiente inserire l’indirizzo e-mail nell’apposito modulo e accettare la privacy policy per iniziare a ricevere la newsletter di SIMTUR.
Se ti fa piacere, puoi anche iscriverti al canale Telegram. È gratis e puoi annullare l'iscrizione in qualsiasi momento, senza impegno...

altri paesaggi rurali...

rurability: la piattaforma italiana delle migliori pratiche di sviluppo rurale sostenibile

Entra in contatto per conoscere le molteplici opportunità di cooperazione territoriale.

Contattaci senza impegno per attivare nel tuo territorio un progetto di valorizzazione dell'agrobiodiversità.